Alberi secolari

Il bosco e sottobosco

La grande estensione di territorio che occupa l’Università Agraria di Riano si presenta circondata da un’ampia area naturale piena di foreste.

Questo bosco rientra in quel complesso di formazioni vegetali indicati come “querceti sub-mediterranei”. In base alla classificazione fitoclimatica del Pavari (1916), esso viene collocato tra la sottozona media e quella fredda del Lauretum di II tipo. La specie dominante è il cerro (Quercus cerris).

Nei tratti più acclivi le specie minori come il carpino nero (Ostrya carpinifolia) e l’orniello (Fraxinus ornus) acquistano importanza, mentre negli impluvi maggiori e verso il fondovalle assume predominanza il nocciolo (Corylus avellana). Verso la sommità dei rilievi, nelle situazioni più esposte, il cerro è consociato con la roverella (Quercus pubescens) che si presenta tuttavia in misura molto meno frequente, per cui si può parlare di cerreta quasi pura. Nello strato arboreo inferiore sono sporadicamente presenti aceri (Acer campestre) ed olmi (Ulmus minor). Lo strato arbustivo ed erbaceo del sottobosco si presenta abbastanza denso ed è caratterizzato soprattutto dalle laurifille sempreverdi di clima temperato come edera (Hedera helix), pungitopo (Ruscus aculeatus) e ciclamino (Cyclamen europaeum); si può osservare inoltre la presenza frequente di Crataegus monogyna, Cytisus scoparius, Euonymus europaea, Laurus nobilis, Prunus spinosa, Rosa canina, Rubia peregrina, Rubus sp., e Smilax aspera. Tra la flora erbacea si distinguono Allium pendulinum, Anemone apennina, Brachypodium silvaticum, Helleborus foetidus, Lathyrus venetus, Luzula forsteri e Viola sp.

I tre amici

Note ormai a molti, tre querce secolari presenti nel Quarto di Fontanalarga rappresentano il biglietto da visita dell’ente.

Stiamo parlando di due cerri e un rovere, posizionati a ridosso delle cave di Piana Perina, vicine ai confini con il comprensorio di Colle Romano.

Una bella passeggiata vi può portare a trovarli e a trascorrere degli indimenticabili momenti, ad ascoltare il fruscio del vento che accarezza le migliaia di foglie tremolanti.

 

Quercus cerris o ibrido - Cerro, circonferenza fusto: 412 cm
Quercus cerris o ibrido - Cerro, circonferenza fusto: 380 cm
Quercus petraea o ibrido - Rovere, circonferenza fusto: 260 cm

I due cerri, avendo delle dimensioni molto importanti, sono stati scelti per avviare le pratiche di riconoscimento come alberi monumentali presso la Regione Lazio. L’iter è piuttosto lungo ma siamo fiduciosi in una loro veloce e meritata attestazione.

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